Certe fortune non capitano tutti i giorni, come quella di essere intervistato dal Ragazzo Cannibale... ecco riportato qui di seguito il testo e le immagini così come sono state pubblicate ieri nel blog Cannibale.... buona lettura ;-)
Un’intervista molto minimal
Stufo di concedere interviste a siti e tv di tutto il mondo, le ultime in ordine di tempo ad Aleja B di Unlock your creativity e a Barbara D'Urso di Domenica Live, per una volta mi calo nei panni dell’intervistatore.
Quest’oggi, miei cari lettori cannibali, vi presento una persona, ma che
dico una persona?, dico un personaggio, che ormai da diverso tempo si
occupa di creare gli header che vedete qui in testa al mio blog e che ha
realizzato pure la copertina per la mia raccolta di racconti L’ultima estate di Joan e altri racconti.
Sto parlando di C(h)erotto, grandioso grafico noto sul web per i siti OsirisicaOsirosica e L’orablu.
Un cannibale onorario, in pratica, che adesso ci presenta una sua nuova
invenzione grafica. Parecchio geniale, mi permetto di aggiungere.
Ma parliamone insieme a lui…
Ciao C(h)erotto, benvenuto nel salotto cannibale. Mettiti comodo e
rilassati pure, tanto qui non si fanno domande scomode… Giusto per
rompere il ghiaccio: è vero che hai intascato dei soldi in nero da
Cannibal Kid per realizzare le testate del suo blog?
Ciao Cannibal Kid. Con i soldi che mi hai passato (rigorosamente in nero) ho comprato un panfilo... non dovevo dirlo?
La prima storica header realizzata da C(h)erotto per Pensieri Cannibali |
Mmm… sento già le sirene fuori dallo studio. Questa domanda forse era meglio se non te la rivolgevo.
Passiamo oltre. Parlaci del tuo nuovo progetto grafico, che
personalmente trovo molto fico: i Minimal Incipit. Cosa sono e come ti è
venuta in mente un’idea del genere?
Oltre agli impegni quotidiani che hanno più o meno tutti (lavoro e
famiglia su tutti) da qualche anno, insieme ad altri scriteriati
personaggi con cui condivido tempo, energia e passione, faccio parte di
un'associazione culturale, L'Orablù, che opera nella città dove abito,
Bollate. Oltre alle varie iniziative che promuoviamo da alcuni anni,
intorno alla metà di maggio di quest'anno, abbiamo preso in gestione un
locale di un centro sportivo con l'intenzione di poter organizzare
eventi che vadano oltre alla proposta di ristorazione del locale. A
novembre si è tenuto il primo di questi appuntamenti che prevedeva
l'incontro con tre autori di libri (tutta la storia è ben raccontata qui.
È nata così l'idea di arredare L'OrablùBar (ecco svelato il nome del
locale...) con qualcosa che avesse a che fare con i libri. Ho abbinato,
aiutato anche dai soliti scriteriati personaggi, l'incipit, ovvero le
prime righe che si leggono quando si apre il libro, a un segno grafico
semplice, minimal...
I tuoi Minimal Incipit mi hanno fatto venire in mente in qualche modo
i lavori di Saul Bass, storico autore di locandine e titoli di testa di
alcuni celebri film di Hitchcock. C’ho preso oppure, da ignorante in
materia, ho detto una cavolata assoluta? C’è comunque qualche artista a
cui ti ispiri in particolare?
Urca! Saul Bass... i titoli di testa di alcuni film da lui creati (guardare qui
il suo primo lavoro cinematografico) sono bellissimi... è stato proprio
un maestro dello stile grafico semplice e pulito che possiamo definire
minimal. L'avvento della tecnologia e dei programmi di illustrazione ha
fatto sì che questo genere, avviato appunto da Bass, si è proliferato
nelle menti dei creativi e ha raggiunto da molti anni anche quello che
rimane della mia mente... Un'artista di cui sono un estremo aficionado è
Andrea Pazienza ma questa è un'altra storia...
Questi Minimal Incipit si possono acquistare e, se sì, la gente deve fare un mutuo per poterli avere, oppure sono low cost?
Nessun mutuo. Sul blog dedicato si può sfogliare il catalogo e
capire meglio cosa sono i Minimal Incipit. Tieni anche conto (i soldi
in nero che mi passi non bastano mai...) che parte del ricavato delle
vendite dei Minimal Incipit andrà versato a L'Orablù. Per qualsiasi
informazione lascio la mail: minimalincipit@gmail.com
Per chiudere, parlaci del già menzionato locale che gestisci a
Bollate, L’OrablùBar, che ha anche una sua web page con cui collaboro
stabilmente. Si tratta soltanto di un semplice bar, o di qualcosa di
più?
Come detto prima L'OrablùBar è qualcosa di più. O almeno sta cercando di
diventare qualcosa di insolito, che vuole uscire dal solito panorama di
attività culturali proposte nei paesi dell'hinterland milanese. Rimando
al blog de L'Orablù a chi volesse approfondire l'argomento.
Grazie Cannibal Kid, alla prossima.
Grazie a te, C(h)erotto, per essere stato con noi e a voi gentili spettatori per aver seguito l’intervista.
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